lunedì 30 maggio 2016

Noi e lo stress




Quando incontro qualcuno, anche casualmente, chiedo sempre: come stai? La risposta è uguale, sempre. " Sto stressata/o". Ora la domanda sorge spontanea, perché ?

Lo stress è un cambiamento di equilibrio nel normale quotidiano. Crea stress una malattia, un lutto, una separazione, un cambiamento di partner , un licenziamento, un cambiamento di lavoro, un trasloco. Possibile mai che nelle vite di tutti cambiano queste cose in continuazione? O forse usano il termine sbagliato? Forse, un po' tutti , ci sopravvalutiamo, riempiamo le nostre vite come una dispensa prima della guerra. Temiamo la solitudine e il silenzio e per questo colmiamo anche il più insignificante dei tempi morti. Facciamo cose anche mentre mangiamo o siamo in bagno. Iscriviamo i nostri figli e noi stessi a mille corsi. Vogliamo andare in palestra, al corso di teatro, a fare shopping, a trovare gli amici. Vogliamo giocare a burraco o forse a scacchi, gestire pagine Facebook, saper cucinare meglio di Cracco, avere una casa così perfetta da sembrare disabitata. Vogliamo avere più vita. Più ore. Poi, non le sappiamo gestire

1 commento:

  1. Di vita ne voglio una. Non che creda in un aldilà. Penso al passato e non mi è piaciuto il mio primo quarto di secolo. Quando avevo quasi 25 anni ho cambiato città, lavoro, amici. Ho incontrato me stessa, l'amore. Ho abbracciato ogni sensazione possibile. Mi piace il mio "qui e ora". Sullo stress ci ho fatto la tesi: Stress e burnout nelle professioni d'aiuto". Molti reagiscono male allo stress e quindi cadono nel distress. Ho riso tantissimo quando a suo tempo la professoressa di psicologia del lavoro mi spiegò che chi regge bene lo stress viene definito "soggetto eustress", aggiungendo che tali soggetti si riempiono la vita di ogni peso possibile e spesso muoiono di infarto! Insomma carissima, non se ne esce mai vivi! Mi faccio questo giro di giostra come meglio posso. Ultimamente ho usato anch'io quest'espressione. Tra fiumi di colloqui, lavori improbabili e una salute non proprio florida. Ma ho un modo di vivere che si avvicina molto a quello degli isolani. Mi prendo il mio tempo. Sto spesso da sola. Ho il problema inverso semmai. Non riesco ad adeguarmi allo stress che la vita occidentale impone. Ecco perché cambierò paese. (ma questo è un altro capitolo). Non ci occorre più tempo e nemmeno più vita. Ogni tanto cerchiamo di vedere la nostra esistenza in slow motion. Abbiamo così tanto di cui essere grati! Solo così potremmo aggiungere vita ai giorni.

    RispondiElimina